L’insufficienza renale cronica è fra le malattie più comuni nei gatti anziani. Nella maggior parte dei casi è progressiva e tende ad aggravarsi nel tempo. La velocità di avanzamento della malattia è variabile da individuo ad individuo, ma si può rallentarne il peggioramento attraverso un supporto e un trattamento adeguati.
Insufficienza renale: qual è il normale ruolo dei reni?
I reni svolgono varie funzioni, principalmente la rimozione delle tossine dal sangue ed il mantenimento dell’equilibrio idrico e dei sali minerali nell’organismo. Il sangue è continuamente filtrato attraverso i reni per rimuovere i prodotti di scarto del metabolismo. Producono così l’urina, oltre a concentrarla favorendo il ritorno di acqua all’organismo, prevenendo la disidratazione. I reni hanno un ruolo importante anche nel mantenimento dell’equilibrio degli elettroliti (potassio, sodio, calcio, fosforo, ecc.) nell’organismo, nella regolazione della quantità di acidi nel sangue e nel controllo della pressione sanguigna. Sono responsabili della produzione dell’ormone eritropoietina che stimola il midollo osseo a produrre globuli rossi. Fortunatamente, hanno una considerevole “capacità di riserva” e, in caso di asportazione di un rene non si hanno conseguenze negative. Infatti è necessario che sia compromessa una quantità di tessuto renale che va dai due terzi ai tre quarti affinché si sviluppino segni di insufficienza renale.
Quanto è comune l’insufficienza renale cronica nei gatti?
L’insufficienza renale cronica può colpire gatti di tutte le età, ma è più comune soprattutto nei gatti anziani e di media età. Circa un gatto su cinque sopra i 15 anni ne è affetto.
Cause dell’insufficienza renale felina
L’insufficienza renale cronica si verifica quando è presente un danno ai reni da molto tempo, irreversibile, che ne impedisce la normale capacità di filtrare e rimuovere i prodotti di scarto dal sangue. L’esatta causa della malattia è sconosciuta. Le biopsie spesso mostrano un aumento della quantità di tessuto fibroso, che si sostituisce al normale tessuto renale, spesso associato ad un’infiammazione.
Tra le ipotetiche cause possiamo trovare:
Non essendoci una causa specifica, comunque, il trattamento consiste nel tenere sotto controllo la malattia.
Sintomi e complicazioni dell’insufficienza renale felina
Nella maggior parte dei casi l’insorgenza della malattia è lenta e insidiosa, sebbene in alcune occasioni i segni clinici sembrino svilupparsi all’improvviso. Molti sintomi sono vaghi e non specifici e compaiono quando le tossine si accumulano nel sangue, invece di essere espulse.
I segni clinici più comuni sono:
Essendo una malattia progressiva i sintomi tendono a peggiorare col tempo.
Viste le diverse funzioni dei reni, le complicazioni possono essere varie. Queste includono alterazioni elettrolitiche (es. concentrazioni basse di potassio nel sangue, concentrazioni elevate di fosforo), ritenzione di sostanze acide da parte dell’organismo (acidosi), aumento della pressione sanguigna (ipertensione) e lo sviluppo di anemia (diminuzione del numero di globuli rossi).
Diagnosi dell’insufficienza renale nel gatto
I segni clinici di un gatto affetto da insufficienza renale cronica potrebbero anche essere causati da altre patologie. Per questo motivo la diagnosi viene fatta attraverso esami del sangue e delle urine. Di solito si valutano due sostanze nel sangue – urea e creatinina (prodotti normalmente escreti dal rene) – che in presenza della malattia appaiono aumentati. Si valuta allo stesso tempo anche l’urina, che dovrebbe risultare poco concentrata.
Trattamento dell’insufficienza renale nel gatto
Se la causa è specifica (es. infezione batterica a livello renale), è possibile mettere in atto un trattamento; ma nella maggior parte dei casi questo non accade e ci si limita a tenere sotto controllo l’insufficienza renale. Alcuni gatti all’inizio necessitano di una fluido terapia per via endovenosa per correggere la disidratazione, ma una volta stabilizzati, ci si limita a mantenere stabile la condizione. L’insufficienza renale cronica non è reversibile, e nella maggior parte dei casi, progredirà nel tempo, nonostante la terapia. Un trattamento ottimale prevede controlli ripetuti ad intervalli regolari, per identificare e intervenire sulle possibili complicazioni.
La dieta del gatto con insufficienza renale
Apporto d'acqua
I gatti affetti da insufficienza renale cronica sono più predisposti alla disidratazione, quindi è importante mantenere un buon apporto d’acqua. Questa solitamente viene assunta tramite il cibo, perciò i gatti dovrebbero essere alimentati con cibo in scatola, umido, piuttosto che secco.
Contenuto proteico
Una dieta ideale per questo tipo di pazienti dovrebbe avere un basso contenuto proteico: molti dei prodotti tossici che si accumulano nel sangue durante l’insufficienza renale derivano dalla disgregazione delle proteine, e un’alimentazione a basso contenuto proteico dovrebbe minimizzare questo evento.
Tuttavia, la restrizione proteica va eseguita con cautela poichè troppe poche proteine possono portare ad una eccessiva perdita di peso.
Basso contenuto di fosforo
La restrizione del contenuto di fosforo nella dieta sembra avere dei benefici nel proteggere i reni da ulteriori danni. Se, nonostante questo, il livello di fosforo nel sangue continua ad essere elevato, è possibile aggiungere alla dieta dei leganti per il fosforo per ridurre la quantità assorbita.
Altre misure relative alla dieta
Le diete commerciali per gatti con insufficienza renale cronica spesso aggiungono fibre e alcuni acidi grassi polinsaturi, che potenzialmente hanno effetti benefici sul trattamento della malattia.
Altri trattamenti all’insufficienza renale felina
Un adeguato apporto di acqua, è di certo estremamente importante nei gatti con insufficienza renale cronica.
E’ necessario che sia sempre disponibile un’abbondante quantità d’acqua, e i gatti dovrebbero essere incoraggiati a bere offrendo loro acqua da differenti vaschette, o usando le fontanelle, o ancora somministrando acqua aromatizzata (con pollo o tonno, per esempio), ecc.
Nei gatti in cui la malattia è ad uno stadio avanzato, può essere utile sottoporre la somministrazione di fluidi ad intervalli regolari, sia per via endovenosa che per via sottocutanea. Queste procedure vanno effettuate presso una struttura veterinaria.
Ulteriori trattamenti sono indirizzati verso complicazioni che possono insorgere a causa della malattia, per esempio:
Integrazione di potassio
Alcuni gatti con insufficienza renale cronica presentano basse concentrazioni di potassio a livello ematico, e questa condizione può aggravare la malattia.
Ipertensione
I gatti che sviluppano ipertensione sono a rischio di ulteriori problemi (come emorragie oculari e distacco di retina, o emorragie cerebrali), in aggiunta al fatto che l’aumento della pressione sanguigna stessa determina danni ai reni.
Trattamento dell'anemia
Nelle forme avanzate di insufficienza renale, l’anemia è molto comune. Se si tratta di una forma lieve non è un grosso problema, ma se grave può determinare letargia e la debolezza.
A seconda della gravità, si possono utilizzare steroidi anabolizzanti, integrazione di ferro, trattamento delle ulcere gastrointestinali e in casi molto avanzati, può essere utile la somministrazione di eritropoietina (l’ormone che stimola la produzione di globuli rossi).
Trattamento della nausea e del vomito
Nausea e vomito sono comuni nelle forme avanzate di insufficienza renale cronica, e possono alterare parecchio la qualità di vita e l’appetito del gatto. In questo case si ricorre all’utilizzo di farmaci.
L’uso degli ACE-inibitori
Gli ACE-inibitori (es. benazepril) rappresentano una classe di farmaci con azione prevalentemente vasodilatatoria. Come nelle persone, questi farmaci sono molto utili anche nel gatto, ma non è ancora ben chiaro se tutti i gatti traggano dei benefici dal loro utilizzo.
Insufficienza renale: qual è la prognosi?
Una volta che si è verificato un danno renale tale da determinare insufficienza renale cronica, la patologia è destinata a progredire con il tempo, e può portare all’eutanasia. In ogni caso, l’avanzamento della patologia varia considerevolmente da un individuo ad un altro e un supporto e un trattamento adeguati possono comunque migliorare la qualità di vita del gatto.
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Fonti:
https://cms.evsrl.it/SocSpec/SiteTailorCommon/ShowBinary.aspx?id=4145
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