FAQ - Clinica Veterinaria Spinnato

FAQ

DOMANDE FREQUENTI

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Sì, tutti i gatti ipertiroidei hanno un tumore della tiroide (benigno nel 97% dei casi e maligno nel 3%).

La remissione spontanea dell'ipertiroidismo non si verifica mai e lo scopo della terapia è di normalizzare il più velocemente possibile la concentrazione in circolo degli ormoni tiroidei. Finalmente anche in Italia i gatti affetti da ipertiroidismo hanno le stesse opzioni terapeutiche delle persone. Ci sono quattro opzioni terapeutiche dell'ipertiroidismo: 1) Terapia farmacologica con farmaci che sopprimono la produzione di ormone tiroideo. Con questo tipo di terapia il tumore continua a crescere ed aumentare di volume e nel tempo i tumori benigni possono trasformarsi in maligni. La gestione dell'ipertiroidismo con questi farmaci sembrerebbe essere l'opzione più semplice ed economica disponibile, ma questo spesso si rivela falso poiché il farmaco può avere gravi effetti collaterali e deve essere somministrato per il resto della vita del gatto. I farmaci antitiroidei (tiamazolo, carbimazolo) non guariscono il gatto, né distruggono le cellule tumorali responsabili della malattia. Con questi farmaci è molto difficile mantenere i livelli sierici dell'ormone tiroideo entro il range normale per molti mesi. I tumori della tiroide continuano a crescere durante la somministrazione di tiamazolo o carbimazolo. Molti gatti dopo alcuni anni sviluppano tumori tiroidei molto grandi e alcuni tumori tiroidei benigni si trasformano in tumori maligni (carcinomi tiroidei). I gatti sottoposti a terapia con un farmaco antitiroideo richiedono un monitoraggio attento per valutarne l'efficacia terapeutica e l'eventuale sviluppo di effetti indesiderati. Gli effetti indesiderati dei farmaci antitiroidei sono comuni e comprendono anoressia, vomito, letargia, epatopatia, trombocitopenia, agranulocitosi, leucopenia, eosinofilia... Basta leggere i foglietti illustrativi di questi farmaci per sapere quali e quanti sono i rischi, quanto attentamente e periodicamente dobbiamo monitorare clinicamente e con esami di laboratorio ogni gatto sottoposto a queste terapie. Molti gatti a cui viene somministrato un farmaco antitiroideo sembrano migliorare, ma non ristabiliscono mai completamente il loro stato eutiroideo. Se anche i valori del T4 (tiroxina) tornano alla normalità spesso continuano a sviluppare una cardiomiopatia secondaria. I proprietari devono essere consapevoli di tutti i rischi quando scelgono una terapia. Se consideriamo l'inconveniente di dover somministrare il farmaco due volte al giorno per tutta la vita del gatto, le reazioni avverse del farmaco, la cardiopatia progressiva che non possiamo risolvere e se consideriamo che stiamo semplicemente sopprimendo i sintomi inibendo l'attività della tiroide e che non stiamo curando la malattia, la terapia con i farmaci antitiroidei è raramente l'opzione migliore per il trattamento dell'ipertiroidismo. La gestione della malattia con farmaci antitiroidei può essere la scelta migliore nei gatti con gravi malattie concomitanti potenzialmente letali (ad esempio una neoplasia, una grave malattia renale o epatica) e la cui aspettativa di vita è breve. In questi casi il costo della terapia con lo Iodio 131 potrebbe non essere giustificato. La terapia con i farmaci antitiroidei se somministrata per un certo periodo di tempo può ostacolare l'efficacia della terapia con lo Iodio 131 perché il tessuto tiroideo anormale continua a crescere e si devono utilizzare dosi più elevate di Iodio radioattivo per distruggere il tumore e guarire il gatto.2) Terapia chirurgica (rimozione chirurgica del tumore alla tiroide). La chirurgia è un trattamento efficace per l'ipertiroidismo, ma ha parecchi svantaggi ed è molto costosa. Nell'80% dei casi di ipertiroidismo felino entrambi i lobi tiroidei sono interessati e questo significa sottoporre il gatto a tiroidectomia bilaterale. Inoltre se presente del tessuto tiroideo ectopico l'ipertiroidismo non viene risolto con la chirurgia. Esiste anche un rischio considerevole che si verifichino danni alle ghiandole paratiroidi durante la chirurgia, con conseguente ipocalcemia. Questa complicanza può essere pericolosa per la vita e comporta notevoli costi aggiuntivi di ospedalizzazione e di cure che durano per il resto della vita. 3) Dieta povera di Iodio. Questa dieta può abbassare i valori dell'ormone tiroideo, ma non distrugge il tumore della tiroide. In commercio è disponibile una dieta povera di iodio. Con questa dieta non tutti i segni clinici di ipertiroidismo migliorano, spesso non si osservano i miglioramenti desiderati come l'aumento di peso e la diminuzione della frequenza cardiaca.4) Terapia radiometabolica con lo Iodio 131. Lo Iodio 131 distrugge il tumore e il gatto guarisce. Questa terapia presenta maggiori vantaggi rispetto alla chirurgia e alla terapia farmacologica. Consiste in una sola somministrazione sottocute (come quando si somministra un vaccino) di Iodio 131. Una sola dose è sufficiente per guarire il gatto da una patologia che altrimenti, anche con i farmaci che sopprimono la produzione di ormoni tiroidei, progredisce inesorabilmente e può portare a morte il gatto. Lo iodio iniettato viene captato dalle cellule iperattive della tiroide e le distrugge risparmiando le ghiandole paratiroidi vicine. Il tessuto tiroideo normale atrofico non assorbe lo Iodio 131. Il tessuto tiroideo atrofico, nel momento in cui non c'è più una situazione di alte concentrazioni di ormoni tiroidei in circolo, comincia ad attivarsi e piano piano il gatto, anche se in un primo momento può diventare ipotiroideo, ritorna ad una situazione normale, di eutiroidismo. Non è necessario il trattamento con tiamazolo e il farmaco deve essere sospeso almeno una settimana prima che venga somministrato lo Iodio 131. Lo svantaggio principale della terapia con lo Iodio 131 è che, dopo la sua somministrazione, il gatto deve rimanere in clinica in un reparto dedicato per un periodo di 28 giorni. Trascorsi 28 giorni il gatto può tornare a casa guarito senza rischi di contaminazione da radiazioni per il proprietario. La terapia radiometabolica con lo Iodio 131 è considerata la migliore terapia, il trattamento "gold standard", nell'ipertiroidismo felino perché è una terapia semplice, efficace e sicura e può essere fatta qualsiasi età abbia il gatto. Poiché il tessuto tiroideo normale viene risparmiato, nella maggior parte dei casi non c'è bisogno di nessuna integrazione di ormoni tiroidei. Dopo una singola iniezione di Iodio 131 si ottiene la guarigione nel 95-98% dei casi e nel 99,8% dopo una seconda iniezione. I gatti che richiedono una seconda iniezione per guarire sono nella maggior parte affetti da carcinoma tiroideo. Gli effetti collaterali della terapia con lo Iodio 131 sono così rari che, se dopo la terapia i gatti non stanno bene, cerchiamo sempre una causa diversa. Dobbiamo ricordare che abbiamo a che fare con una popolazione geriatrica che potrebbe avere una qualsiasi malattia sottostante. Quindi, se il tuo gatto dopo il ritorno a casa, non si comporta normalmente, non beve, non mangia, non aspettare e rivolgiti subito al tuo veterinario. Solo dopo aver escluso la presenza di altre patologie possiamo considerare i sintomi presenti come una reazione insolita al trattamento.

La terapia con lo Iodio 131 guarisce i gatti ipertiroidei e non ha effetti indesiderati rischiosi per la vita del gatto come si può avere nella chirurgia o terapia farmacologica. E' considerata da tutti il trattamento di prima scelta in caso di ipertiroidismo felino.

I gatti ipertiroidei possono essere trattati con successo con lo Iodio 131 a qualsiasi età a condizione che non siano affetti da altre gravi patologie potenzialmente letali. Per questo prima della terapia con lo Iodio 131 il gatto viene sottoposto a diversi esami approfonditi.

Il normale periodo di ricovero di un gatto sottoposto a terapia con Iodio 131 è di 28 giorni. Trascorsi 28 giorni il gatto può tornare a casa guarito senza rischi di contaminazione da radiazioni per il proprietario. A causa della natura del trattamento, non è consentita ai proprietari la visita ai loro gatti. Durante il loro soggiorno i gatti vengono nutriti e monitorati giornalmente dai medici autorizzati e dalla dottoressa Spinnato. Inoltre sono tenuti sotto osservazione tramite una telecamera di sorveglianza. Se lo desideri, puoi chiamarci durante il normale orario di lavoro per avere informazioni del tuo gatto.

La terapia con lo Iodio 131 guarisce i gatti ipertiroidei e non ha effetti indesiderati rischiosi per la vita del gatto. La terapia con un farmaco antitiroideo come il tiamazolo non guarisce il gatto e il tumore alla tiroide continua a crescere. Molti gatti dopo alcuni anni sviluppano tumori tiroidei molto grandi e alcuni tumori benigni si trasformano in tumori maligni (carcinomi tiroidei). Un grosso equivoco è credere che il trattamento con un farmaco antitiroideo costi meno della terapia con lo Iodio 131. I gatti sottoposti a terapia con un farmaco antitiroideo richiedono un monitoraggio (visite, prelievi, esami di laboratorio, ecografie...) attento e frequente per valutare l'efficacia terapeutica e l'eventuale sviluppo di effetti indesiderati. Il farmaco antitiroideo, che deve essere somministrato due volte al giorno per tutta la vita, dovrà essere aumentato di dosaggio nel tempo e alla fine non riuscirà più a controllare i sintomi fino ad arrivare al decesso del gatto. Se si sommano i costi del farmaco (per 2-3 anni) e i relativi esami e visite si raggiunge una somma totale molto simile al costo del trattamento con lo Iodio 131. Il trattamento con lo Iodio 131 può costare poco di più, ma il gatto guarisce con una sola dose di radiofarmaco e non ha più bisogno di monitoraggi frequenti. La spesa, inoltre, può essere comodamente rateizzata.

Lo Iodio 131 viene somministrato per via sottocutanea (sotto la pelle), tra le scapole. Non è difficile nè doloroso, come una normale vaccinazione. Molto raramente può comparire un leggero gonfiore nel sito di iniezione che si riassorbe in poco tempo. L'iniezione viene eseguita, se serve a tranquillizzare il gatto, in leggera sedazione, sotto cappa, per la sicurezza del medico che prepara ed inietta lo Iodio radioattivo al tuo gatto.

Dopo l'iniezione il corpo del gatto elimina gran parte della dose di Iodio 131, non trattenuta dalle cellule tiroidee, attraverso le urine, le feci e la saliva. Di conseguenza è necessario un periodo di isolamento del paziente (28 giorni) allo scopo di limitare i contatti fino a quando il suo livello di radioattività non abbia raggiunto i limiti di sicurezza. Il tuo gatto avrà un box-ricovero ampio e confortevole. La stanza in cui sarà alloggiato il box è una stanza speciale, con muri e soffitto che proteggono dalle radiazioni. E' un locale con diversi ricambi totali dell'aria ogni ora, la temperatura è controllata e l'illuminazione è sempre presente con intensità diverse: 12 ore di luce diurna e 12 ore di luce appena percepita per la notte. Due volte al giorno il nostro personale, che è stato appositamente addestrato per la manipolazione di sostanze radioattive, controllerà personalmente il tuo gatto e pulirà la sua lettiera e gli darà da mangiare e da bere. Il tuo gatto per il resto del tempo (giorno e notte) sarà controllato attraverso delle telecamere che potranno seguirlo da vicino e vedere se sta bene. Per ridurre al minimo l'esposizione del nostro personale, durante il periodo in cui sarà ricoverato, non verranno somministrati farmaci che non siano fondamentali per la sua salute (ad esempio l'antipulci da somministrare mensilmente). Ci sono rigide linee guida sulla sicurezza dalle radiazioni che devono essere rispettate prima che il tuo gatto possa lasciare il reparto di isolamento e tornare a casa. Ogni giorno il corpo del tuo gatto e la sua lettiera saranno monitorati con un contatore Geiger per controllare i valori della radioattività. Il Geiger viene semplicemente passato sopra il corpo del gatto e sopra la lettiera. Dopo 28 giorni non ci saranno più rischi per te e la tua famiglia e il tuo gatto potrà tornare a casa. Prima di essere dimesso verrà visitato, sarà eseguito un prelievo del sangue, ti verrà consegnata una lettera di dimissioni e ti saranno date delle indicazioni da seguire a casa.

Se il tuo gatto sta bene ti consigliamo di portarlo dal tuo veterinario per una visita e un prelievo del sangue (per controllare gli ormoni tiroidei e il suo stato di salute) dopo 3 e 6 mesi una volta tornato a casa e successivamente ogni 6 mesi. Consigliamo di eseguire un emogramma, un profilo biochimico, un esame delle urine e i test degli ormoni tiroidei (TT4, fT4, TSH). Naturalmente, se il tuo gatto non sta bene, ti consigliamo di portarlo subito dal tuo veterinario. Se il vostro veterinario ci invia gli esami e una breve anamnesi via mail la dott.ssa Spinnato potrà inviarvi le sue osservazioni e consigli. Dopo 6 mesi dalla terapia se avete piacere di far visitare il vostro gatto e di far eseguire gli esami del sangue presso la Clinica Veterinaria Spinnato, contattateci e prendete un appuntamento. La visita non avrà nessun costo aggiuntivo. La dottoressa Spinnato valuterà personalmente gli esami e scriverà una lettera di valutazione consigliando eventuali controlli o trattamenti.

Sì è risolutiva! Basta una sola dose di Iodio131 somministrata sottocute (come un semplice vaccino) e il gatto guarisce.

No, la terapia con lo Iodio131 consiste in una semplice iniezione sottocute (come un vaccino). lo Iodio131 non brucia; utilizziamo un ago così sottile che il gatto neppure si accorge della iniezione.

Lo iodio131 in poche ore viene captato dalle cellule tiroidee e distrugge le cellule tumorali.

No, la terapia con Iodio131 può essere eseguita solo presso la Clinica Veterinaria Spinnato a Cartura in provincia di Padova. La Clinica Veterinaria Spinnato è l'unico centro in Italia ad eseguire questa terapia.

Tutte le settimane è possibile eseguire la terapia al tuo gatto. Contatta la Clinica per ricevere informazioni.

Da più di 60 anni questa terapia viene utilizzata con efficacia e sicurezza nella medicina umana ospedaliera per lo stesso tipo di patologia (tumore tiroideo). Durante la degenza in Clinica i gatti vengono, ogni giorno, trattati dai veterinari per ogni necessità di cibo, acqua e pulizia della lettiera. Al momento della dimissione la loro radioattività, controllata giornalmente dal personale, è praticamente nulla a distanza di 1 metro e i proprietari potranno interagire con il gatto in maniera quasi del tutto normale già il primo giorno che il gatto torna a casa. Nessuno problema a coccolare il gatto per una o due ore al giorno. Verrà consegnata una tabella personalizzata al momento delle dimissioni che elenca le accortezze da avere nella prima settimana.

Anche i veterinari curanti potranno approcciare il gatto dimesso, per visite, esami, prelievi...senza incorrere in nessun tipo di pericolo.

Dopo una settimana dalla dimissione si potrà trattare il gatto normalmente. Lo iodio viene eliminato attraverso le urine e le feci.

Se si viene a contatto con urine e feci del gatto basta lavarsi bene le mani con l'acqua per eliminare una possibile contaminazione.