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Gestione sanitaria del gatto anziano
GESTIONE SANITARIA DEL GATTO ANZIANO
L’avvio di un programma di cure sanitarie preventive per soggetti anziani è indicato nel gatto a partire da un’età compresa fra 7 ed 11 anni e deve proseguire per tutto il resto della vita.
Le scelte terapeutiche nei gatti anziani non devono essere prese soltanto sulla base dell’età, ma tenendo conto dello stato generale di salute dell’animale, della durata prevista della sua vita e di quella che si prevede essere la qualità della vita ottenuta con la terapia.
Riassunto dei programmi di cure sanitarie per gatti anziani con e senza segni clinici di malattia
L’avvio di un programma di cure sanitarie preventive per soggetti anziani è indicato nel gatto a partire da un’età compresa fra 7 ed 11 anni e deve proseguire per tutto il resto della vita.
Le scelte terapeutiche nei gatti anziani non devono essere prese soltanto sulla base dell’età, ma tenendo conto dello stato generale di salute dell’animale, della durata prevista della sua vita e di quella che si prevede essere la qualità della vita ottenuta con la terapia.
Programma di cure sanitarie per gatti anziani senza segni clinici di malattia
– esame emocromocitometrico completo.
– creatinina sierica
– potassio sierico
– alanina-aminotransferasi sierica (ALT) e fosfatasi alcalina sierica (ALP)
– T4 totale mediante RIA
– esame completo delle urine
– pressione sanguigna
– test per la ricerca degli antigeni del virus della leucemia felina (FeLV) e
degli anticorpi per quello dell’immunodeficienza felina (FIV), se non già
attuati in precedenza o se il gatto è a rischio di esposizione.
Sono considerati tali quelli che vivono all’aperto, dentro e fuori casa, i randagi e quelli con ferite da morso, fuggiaschi, inselvatichiti e provenienti da nuclei familiari con più gatti in cui vi sono soggetti FeLV o FIV positivi o per i quali non si conosce lo status relativo a queste due infezioni.
Programma di cure sanitarie per gatti anziani con segni clinici di malattia
– esame emocromocitometrico completo
– profilo biochimico con elettroliti
– T4 totale con RIA
– esame completo delle urine
– pressione sanguigna
– test per la ricerca degli antigeni del virus della leucemia felina (FeLV) e
degli anticorpi per quello dell’immunodeficienza felina (FIV) se non già
attuati in precedenza o se il gatto è da considerare a rischio di esposizione,
secondo i parametri precedentemente indicati.
Caratteristiche delle malattie nel gatto anziano:
Ipertiroidismo
Insufficienza renale cronica
Data l’eccezionale capacità di concentrazione dei reni del gatto, i felini con insufficienza renale possono presentare un peso specifico dell’urina superiore a 1035.
colpiti da insufficienza renale. L’integrazione con potassio per os è indicata
quando i livelli sierici di questo elemento scendono al di sotto di 4 mEq/l.
ridurre i segni clinici dell’uremia. Non è stato dimostrato che il consumo di
una dieta caratterizzata da una moderata restrizione proteica rallenti la
progressione della nefropatia.
Ipertensione
cronica o a ipertiroidismo.
metodo Doppler, calcolando la media di un minimo di 5 determinazioni.
Neoplasie
Diabete mellito
determinare il tipo, la dose e la frequenza di somministrazione dell’insulina
da impiegare.
effettuate nei momenti che coincidono con il picco dell’attività insulinica,
accertata sulla base di una precedente curva glicemica.
del proprietario dell’appetito, del peso corporeo, del livello di attività, dello
stato mentale, del consumo d’acqua e della minzione costituisce una
componente essenziale del trattamento .
Infiammazione intestinale
Comportamento del gatto anziano
Le alterazioni comportamentali, anche se spesso sottili, sono comuni nei gatti anziani e risultano frequentemente associate a condizioni di natura medica trattabili.
Alle modificazioni del comportamento nei pazienti di questa fascia di età possono contribuire le seguenti condizioni: malattie o disfunzioni organiche, problemi odontoiatrici, attenuazione del sensorio, disordini endocrini, condizioni che portano a disagio o riduzione della mobilità e disfunzioni cognitive.
Oltre che attuando la terapia del problema medico primario, le anomalie comportamentali che persistono possono essere affrontate con tecniche di modificazioni del comportamento, gestione ambientale o farmaci comportamentali.
Analgesia
Anestesia
Nutrizione
Odontoiatria
quelle periodontali costituiscono significative fonti di morbilità. Le lesioni
da riassorbimento odontoclastico e i denti spezzati possono causare un
significativo disagio.
lesione da riassorbimento, è necessario effettuare delle radiografie dei
denti.
preventive.
Perdita dell’animale
riguarda l’eutanasia.
processo di elaborazione del lutto. Se il proprietario è presente, si deve
prendere in considerazione la sedazione prima dell’eutanasia e
l’applicazione di un catetere endovenoso.
affettiva ed offrire cure e sostegno basati sulla compassione. Si devono
informare i clienti dell’esistenza di linee telefoniche dedicate, gruppi di
sostegno ed altre opzioni di aiuto per coloro che hanno subito la perdita di
un animale da compagnia.
Fonti:
https://www.vetjournal.it/images/archive/pdf_riviste/3255.pdf
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